Che succede in un laboratorio di drammaterapia? Ti troverai in un gruppo dalle 6 alle 12 persone. Gli strumenti sono quelli del teatro.
In particolare:
- Lavoreremo sul corpo per ritrovare la sua naturale espressività, ma anche per ascoltare cosa ha da dirci di profondamente vero su di noi.
- Lavoreremo sulla voce e sul respiro, per liberarla dai blocchi e farla risuonare pienamente, capace di esprimere ciò che siamo e che vogliamo.
- Lavoreremo sui personaggi che ci abitano, quelli che già conosciamo e interpretiamo sul palcoscenico della nostra vita, e quelli a cui non lasciamo mai spazio ma ci sono. Per scoprire magari nuovi aspetti del nostro essere che non pensavamo di avere.
- Lavoreremo con la messa in scena per focalizzarci sulle relazioni e sui comportamenti, per far luce sulle dinamiche della nostra vita e farle crescere.
- Ci alleneremo a improvvisare, ad essere pronti e presenti qui e ora. Dato che è l’unico tempo e l’unico luogo dove la vita non è pensata, ma avviene. E dove si trova la felicità.
Con questo lavoro andiamo a sciogliere i vari blocchi fisico-emotivi, a sconfiggere la timidezza e potenziare il coraggio, a imparare come gestire meglio la rabbia e le emozioni. Ci serve per comprendere i motivi di depressione, attacchi di panico e disturbi psicosomatici. E’ efficace sui problemi di relazione, , di scarsa autostima e per la ricerca di una bellezza sana fondata sull’amore di sè.
Nel percorso di gruppo c’è più spazio per il teatro, per il gioco e per le relazioni, che arricchiscono in un discorso di rispecchiamento e di condivisione dei vissuti.
Ecco cosa ne pensa chi ha provato:
Susanna Pappalardo, Torino
Ho fatto questo laboratorio tanti anni fa e mi è rimasto nel cuore. Lo consiglio a tutti quelli che hanno voglia di mettersi in gioco con creatività. Silvia Iannazzo è una grande professionista e un’attrice deliziosa che sa unire il rigore della sua formazione teatrale classica alla giocosità e all’energia della dramatherapy. Non solo parola e testo, ma tanto tanto lavoro sul corpo. Sa valorizzare l’unicità delle persone ma anche costruire, guidare e sostenere il gruppo. Con lei ho scoperto che il teatro non è mettersi in scena ma anzitutto mettersi in gioco in maniera corale. Assicurati benefici e soddisfazione
😊